Trevigiano. Con una cultura della cucina che affonda le radici nella famiglia: padre imprenditore alimentare, madre cuoca d’eccellenza. Da loro Tino Vettorello ha ereditato il rispetto per la materia prima e la valorizzazione del territorio veneto.
Poi lui ogni giorno ci mette la curiosità e la cultura del lavoro che, a soli 22 anni, l’ha portato prima a prendere le redini di uno dei più importanti ristoranti di Treviso, poi a sperimentarsi come chef-patron. Ambasciatore nel mondo della cucina italiana e della tradizione veneta, ruolo riconosciutogli direttamente dal Governatore, Luca Zaia, oggi Vettorello è lo chef dei ristoranti Tino Gourmet in Villa Soligo a Farra di Soligo in Valdobbiadene, Tino Jesolo, Tino Traghetto, sulle rive del Piave a Ormelle e pure a Klagenfurt, in Austria, dove nel 2023 ha aperto l’Osteria Veneta.
Ma soprattutto anche quest’anno è è lo chef di riferimento della Mostra del Cinema di Venezia. Per la quindicesima volta guida le cucine della Terrazza Biennale by Campari, di fronte al Red Carpet, e del ristorante del Palazzo del Casinò.
«Si tratta di un sodalizio all’insegna della cucina e dell’ospitalità d’eccellenza. E’ un legame che ha già visto sfilare negli anni alcune tra le più grandi celebrità dello Star System: da George Clooney a Penelope Cruz, da Michael Caine a Michelle Pfeiffer, da Lady Gaga ai nostri Vasco Rossi, Monica Bellucci e Gianna Nannini, Pierfrancesco Favino e tanti altri».
«Sono giorni in cui mi sento ancora di più responsabilizzato nel ruolo di ambasciatore della cucina italiana e della tradizione del mio territorio».
"Nei giorni della Mostra del Cinema di Venezia, non svilisco in alcun modo la mia identità. Quindi la proposta di menù è perlopiù all’insegna della tradizione veneta, rivisitata in chiave contemporanea. Offriamo agli ospiti l’opportunità di degustare piatti prevalentemente a base di pesce del Nord Adriatico, a cominciare dalle vongole biologiche di Caorle fino all’ormai noto granchio blu della Laguna, ma anche molta verdura e frutta di provenienza locale».
«È stata ormai tracciata una strada molto chiara che corre lungo la direzione della sostenibilità e della valorizzazione di straordinarie materie prime che fortunatamente il nostro territorio ci mette a disposizione. Diventa così imprescindibile nella mia proposta di cucina tenere alto il coefficiente di mediterraneità, i cui criteri guida sono la leggerezza, la stagionalità, la territorialità, ovviamente mixati con la fantasia e l’artigianalità. Si tratta di caratteri distintivi del Made in Italy ed è un privilegio poterli raccontare e servire a un pubblico internazionale come quello della Mostra del Cinema di Venezia».
«Per me, Meryl Streep è il cinema. È una donna di un’eleganza assoluta, appassionata di cucina. Più volte è venuta ai fornelli per capire come veniva preparato un piatto».
«Ho avuto la fortuna di incontrarlo per più edizioni ed è una persona speciale. Spesso abbiamo parlato del suo amore per l’Italia e per la cucina italiana. Gli ho anche dedicato un piatto, il “Rombo alla Clooney” che è ormai un must che mi porto dietro in tutti i miei ristoranti.