Vincitrice dell’ultima edizione di MasterChef Italia, Eleonora Riso, 27 anni, ha conquistato tutti con la sua creatività e naturalezza. Nata e cresciuta in un paesino in provincia di Livorno, dopo un’esperienza di vendemmia vissuta in Francia, decide di tornare in toscana dove per un certo periodo vive in mezzo alla natura, per poi andare a Firenze e lavorare come cameriera in un ristorante del suo amato quartiere Sant’Ambrogio. La partecipazione a MasterChef Italia 13 ha fatto emergere il suo talento. Creativa, amante del cinema, disegno, letteratura e musica, la cucina rientra tra le sue più grandi passioni e i suoi piatti, legati alla tradizione ma con un tocco fusion, sono ricchi di sapori e spezie.
Come tutto il mondo adoro fare l’aperitivo, cosa che mi piace concedermi anche quando sono in viaggio. Tempo permettendo ovviamente! Comunque, citando un cantautore italiano contemporaneo indie “gli aperitivi, la grande gioia di essere vivi”. Se potessi, me ne starei tutto il giorno seduta al bar a guardare passare i passanti bevendo un aperitivo.
Allora, devo dire che come nella cucina, anche in questo caso mi piace cambiare e sperimentare; quindi, non ho uno spirit specifico a cui sono affezionata. Basti pensare che ho avuto diverse fasi di “passioni alcoliche” che si sono alternate nella mia vita. Ho avuto il periodo del gin tonic (ne ho bevuto stratosferico a Monopoli, nell’estate del 2019, con la salvia. Indimenticabile!), poi quello del whisky sour, l’immancabile Martini… attualmente invece sono più per il Campari all’aperitivo e la vodka per il dopo cena. Rimango sul classico.
Non ho mai ideato completamente da sola una ricetta alcolica ma per la stesura del libro “Laboratorio di sa- pori. 80 ricette ganzissime” pubblicato con la vittoria di MasterChef 13, ho organizzato diverse cene private per alcune persone a me care, coinvolgendo un amico barman e sommelier a cui ho aMdato il compito di pro- porre dei cocktail che ben si sposassero con i miei piat- ti. Spesso ci confrontavamo per la creazione di questi cocktail pairing di cui però non ricordo assolutamente niente, se non che sono state delle serate memorabili e di grande convivialità.
Nei progetti futuri per me c’è quello di ritirarmi un po’ dal mondo andando a vivere in campagna come è già accaduto in passato, e creare un contesto di condivi- sione in cui poter unire due mie passioni: accoglienza e ristorazione. Devo ammettere però che quando ho vissuto nel bosco, per due anni circa, mi sono sempre riservata un giorno nel weekend per passare la serata nella mia piazza preferita a bermi una cosetta con la “mia” gente.
Bah, i miei bar preferiti sono spesso sconosciuti e non vivono di “trend” sociali perché molto normali, molto veri e comuni. Preferisco un cocktail meno fancy e una compagnia più scialla.