A giugno tra le vie del capoluogo umbro, è in arrivo la Perugia Cocktail Week. L’evento annuale, ormai giunto alla sua terza edizione, aprirà le porte all’estate perugina dal 17 al 23 giugno. L’obbiettivo, anche quest’anno, è di far conoscere la cultura del buon bere, intrattenendo e divertendo, in un ambiente come quello umbro dove i margini di crescita in tema di mixology sono cospicui. Ovviamente sempre al centro il tema del bere responsabile. Tanti anche in questo 2024, i cocktail bar coinvolti. Saranno più di 20 i locali, infatti, che entreranno a pieno ritmo nel circuito della manifestazione perugina. Abbiamo avuto il piacere di farci raccontare questa manifestazione da colui che l’ha creata: Marco Triani. L’esperto del settore, che sa decisamente il fatto suo in tema di mixology, ha avuto il sostegno fondamentale di un team che anno dopo anno diventa più numeroso e lavora per far crescere il mondo della miscelazione della città.
Marco da dove nasce la tua idea di organizzare la Perugia Cocktail Week?
Visto il boom della mixology negli ultimi anni ero fortemente convinto che il settore del bar in Umbria avesse bisogno di una manifestazione di riferimento che accendesse i ri- flettori sul bere bene e soprattutto farlo in maniera responsabile Cocktail Week a Perugia nasce nell’immediato post covid. La prima edizione infatti risale al giugno 2021, sulla scia delle ormai consolidate ed analoghe manifestazioni di Firenze e Venezia su tutte, ma anche di altre città italiane. Con un format tutto nostro, tagliato su misura per la nostra città.
Dopo due edizioni e alle porte della terza, qual è il bilancio? Come sta rispondendo Perugia e l’Umbria ad un tipo di manifestazione che ormai in Italia sta spopolando ovunque?
Il bilancio è assolutamente positivo, la città ed i nostri bar rispondono sempre meglio, ogni anno aggiungiamo un tassello in più ma senza forzare troppo la mano, ovviamente la piaz- za ha bisogno di più tempo rispetto ad altre realtà già consolidate. L’obiettivo è creare un evento sempre più rappresentativo per l’Umbria e con la sua identità.
Anche quest’anno è prevista una Mixology Competition durante la quale i cocktail bar partecipanti dovranno presentare una drinklist composta da tre cocktails?
Si, il format prevede una “Competition” anche quest’anno. Credo e spero che i ragazzi grazie alla competition siano maggiormente stimolati ad alzare il livello, sia della proposta cocktails sia dal punto di vista della loro partecipazione. Quest’anno, come nelle scorse edizioni, avremo un nuovo drink a fare da filo conduttore, un signature con un richiamo alla nostra splendida regione ed un drink analcolico che, come sempre, sono certo ci sorprenderà.
L’anno scorso la Mixology Competition è stata vinta da Roberto Milanesi del Collins all’Ho- tel Brufani, che attualmente a Perugia è uno dei cocktail bar più in vista dell’ambiente. Quest’anno vedi qualcuno in rampa di lancio per dargli filo da torcere?
Posso affermare che il livello dei cocktail bar a Perugia è sempre più alto quindi non man- cheranno i contendenti. Lascio il compito ai due giudici per l’elezione dei vincitori. Quello che posso suggerire è di fare un giro a Perugia per rendersi conto della grande qualità ed ospitalità offerta nei nostri bar.
Ciracconti gli eventi ei temichesi susseguiranno nei giorni della manifestazione?
Quest’anno avremo un programma molto più ricco rispetto alla scorsa edizione. Per la prima volta proporremo un programma di Guest serali che animeranno le serate. Ospiteremo alcuni dei bar più rappresentativi d’Italia come Il Quanto Basta di Lecce, Ruggine da Bologna, Depero di Rieti, personaggi del calibro di Oscar Quagliarini e il direttore di Gintastico, nonché uno dei massimi esperti del settore, Federico S. Bellanca. In più ospiti internazionali da Londra e dalla Spagna, tutti personaggi che durante la settimana porte- ranno la loro qualità ed esperienza a Perugia. Insomma, cercheremo di rendere la nostra città, almeno in quei giorni, il centro della miscelazione e della cultura del bar in Umbria.